Tra il castello e il fiume, in Liguria c'è un borgo dal profumo antico che ti lascerà a bocca aperta

Tra il castello e il fiume, in Liguria c’è un borgo dal profumo antico che ti lascerà a bocca aperta

Paolo Albera  | 29 Ago 2023  | Tempo di lettura: 3 minuti
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Tanti conoscono la Liguria per le spiagge e i paesi affacciati sul mare. Pochi, però, conoscono i borghi abbarbicati sulle colline e sull’Appennino. Si tratta di paesi dal fascino straordinario, spesso insigniti della “bandiera arancione”, che conservano l’aspetto autentico che avevano in epoca medievale. Il consiglio è di andare a visitarne più che puoi, ma già ti diciamo che più di tutti sarà Dolceacqua a lasciarti a bocca aperta. Come mai proprio questo paese? Bisognerebbe chiederlo al grande pittore Claude Monet, che restò talmente colpito da questo luogo che decise di trascorrere proprio qui un periodo della sua vita, dipingendo anche tre capolavori: Le Château de Dolceacqua, Vallée de Sasso effet de soleil e Monte Carlo vu de Roquebrune. Per ora, ci sono già abbastanza motivi per partire: andiamo a vedere il percorso in moto!

1 Dolceacqua in moto, l’itinerario

1.1 Mappa

1.2 Percorso

Per arrivare a Dolceacqua (provincia di Imperia) esistono diverse opzioni. Il percorso più “godurioso” in moto è quello del Colle di Tenda, con l’unico dettaglio che la strada del traforo riaprirà a giugno 2024 (ora sono in corso lavori). Da quel momento si potrà tornare a percorrere la strada che da Cuneo sale a Limone Piemonte (SS20), scala i tornanti che conducono alla località sciistica e attraversa il tunnel frontaliero. La strada sbuca quindi in Francia, dove si apre la Val Roja, valle dai paesaggi spettacolari che scendono dalle montagne fino al mare seguendo il corso d’acqua. La strada D6204 passa per Breuil Sur Roja e rientra quindi in Italia in prossimità della località Fanghetto. Una volta arrivati a Trucco si gira a sinistra sulle SP92 e SP68 per arrivare quindi a Dolceacqua. L’alternativa per ora è valicare il confine salendo al vero e proprio Colle di Tenda, strada più tortuosa e impegnativa, consigliata solo in estate.

Un’altra bella strada è quella del Colle di Nava: da Cuneo vai a Mondovì e poi a Ceva, dove parte la SS28 che arriva appunto al colle. Da qui scendi fino a Imperia e imbocca la litoranea che va a Sanremo, poi Bordighera e quindi Ventimiglia. Qui svolta a destra sulla SP64 che segue il torrente Nervia: in pochi minuti raggiungi Dolceacqua.

2 Cosa vedere nel borgo di Dolceacqua

 

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Il borgo vecchio di Dolceacqua è piuttosto piccolo, ma è un piacere da passeggiare in tutti i suoi carugi stretti e acciottolati. Una buona idea è fermarsi per una sosta in uno dei caffè che si affacciano sul torrente, proprio dove le acque si allargano, e il ponte vecchio protende il suo arco. Proprio questo – il ponte sul torrente, chiamato il Ponte di Monet – è il paesaggio ritratto dall’impressionista Claude Monet nel suo quadro più famoso tra quelli realizzati nella sua residenza in questo borgo.

2.1 Castello Doria

La sua storia parte almeno dal XII Secolo ed è caratterizzata da contese tra famiglie nobiliari e scontri tra eserciti, tutte con l’obiettivo di conquistare questa fortezza in posizione strategica sulla cima della collina. Oggi il Castello Doria è parzialmente diroccato ma è aperto al pubblico (biglietto 6 €) con la possibilità di visite guidate. Monet l’ha ritratto nel dipinto Le Chateau de Dolceacqua che è esposto a Parigi.

2.2 Chiesa di Sant’Antonio Abate

Posizionata nella parte bassa del borgo, all’inizio del centro storico, è una chiesa di architetture barocche e classiche, risultato di una serie di rifacimenti che si sono susseguiti nel corso dei secoli. Vale la pena entrare, ammirare gli stucchi in oro di epoca barocca, e le diverse opere d’arte di valore alle pareti.

2.3 Chiesette e cappelle da raggiungere a piedi sopra Dolceacqua

Con brevi passeggiate si possono raggiungere diverse chiesette e cappelle delle colline intorno a Dolceacqua, che offrono ottimi punti panoramici. Per esempio si può salire alla Cappella di San Bernardo (XV Secolo) in circa 25 minuti di camminata in salita, partendo dal centro del borgo. Proseguendo si raggiungono le rovine del Convento dei padri agostiniani situato in posizione panoramica. Inoltre c’è il Santuario dell’Addolorata che si può raggiungere sul sentiero tra gli ulivi che sale oltre il castello; alternativamente ci si può andare in moto.

 

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Paolo Albera
Paolo Albera

Scrivo di viaggi e musica - che a volte sono la stessa cosa.



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