Proprio così: i due laghi gemelli della Svizzera – il Lago di Thun e il Lago di Brienz – un tempo erano un bacino unico, chiamato Wendel (Wendelsee in lingua tedesca). Il distacco definitivo, secondo studi scientifici, sarebbe avvenuto non oltre l’anno 1000. “Separati alla nascita”, oggi i due specchi d’acqua sono egualmente belli, tanto che i turisti che visitano questo angolo dell’Oberland Bernese non sanno quale preferire. E comunque scegliere non è necessario: nel nostro viaggio in moto li toccheremo tutti e due!
Il nostro itinerario parte dal confine italiano – Como – ben sapendo che i riders già presenti in Svizzera avranno più facilità a raggiungere i due laghi gemelli. È necessario imboccare l’autostrada svizzera A2 che è l’asse viario principale tra il nord e il sud elvetico. Una volta toccate le sponde del Lago di Lucerna, prendi a sinistra l’autostrada A8 che ti porta a destinazione, per un tempo di viaggio totale di quattro ore circa. Importante: ricorda che per il transito sulle autostrade svizzere è necessario munirsi della vignette, che può essere acquistata online oppure prima di passare la frontiera. Dura un anno e il costo è di 40 franchi svizzeri (al 2023), cifra che può variare negli anni – così come il cambio, che si mantiene generalmente in rapporto 1 CHF = 1 € circa.
Thun e il suo castello medievale
“Alimenta i laghi di Thun e Brienz”, tre lettere: quante volte vi siete scervellati per risolvere questo quesito della Settimana Enigmistica? Lo impariamo una volta per tutte: è l’Aar, che è il più lungo fiume puramente svizzero, e attraversa prima il lago di Brienz e poi il lago di Thun. Le altitudini dei due bacini sono rispettivamente di 564 e 558 metri s.l.m. La cittadina che separa i due specchi d’acqua è Interlaken – il significato della parola lo intuisce anche chi non mastica il tedesco!
Il castello medievale di Thun (da non confondere con il trentino Castel Thun) è senz’altro una delle attrazioni più amate del cantone di Berna. Viene costruito nel XII Secolo ed è ottimamente conservato; in più regala una vista adorabile sul borgo, sul lago e sulle montagne (Schlossberg 1, 3600 Thun, biglietto intero a 10 CHF, disponibili visite guidate).
Solo in Svizzera si possono trovare certi incredibili treni di montagna. Brienz è il punto di partenza della ferrovia a vapore che, senza fretta, in un’ora arriva fino ai duemila metri, alle pendici del monte Rothorn. Questa tratta storica, in funzione addirittura dal 1892, è in servizio da giugno a ottobre, e non è mai stata elettrificata, in modo da conservare intatto l’antico fascino. Per la gioia dei turisti, ovviamente, che possono vivere questa esperienza per 30 franchi, dentro carrozze solitamente aperte e trainate dalle locomotive che sbuffano e scoppiettano.
La ferrovia turistica a vapore Brienz Rothorn
Sia il Lago di Thun che il Lago di Brienz offrono la possibilità di gite sul battello. Anche qui, i battelli a vapore propongono un’esperienza deliziosamente d’epoca, come usavano le aristocrazie nord europee nelle loro villeggiature del periodo “belle époque”. Anche in questo caso i prezzi partono dai 30 CHF in su, per una giornata intera di navigazione.
Parlando di attrazioni naturali, troviamo le spettacolari cascate del Giessbach che si tuffano nel Lago di Brienz: i salti d’acqua si succedono per un’altezza totale di 500 metri, e l’osservatorio ideale è il Grand Hotel Giessbach costruito a 100 metri a picco sul lago. Le sue torri e balconcini conservano tutta l’eleganza austera del tempo in cui fu eretto – il 1872.
E continuando con le attrazioni naturali non si possono non ricordare le Grotte di San Beato che, tra stalattiti e stalagmiti millenarie, sono tra le mète escursionistiche più amate della Svizzera (Beatushöhlen-Genossenschaft
Seestrasse 30, 3800 Sundlauenen, biglietto intero 19 CHF).
Ingresso alle Grotte di San Beato sul Lago di Thun
Scrivo di viaggi e musica - che a volte sono la stessa cosa.
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