Suzuki V-Strom 1050 DE, dall'asfalto allo sterrato l'esperienza di viaggio non cambia

Suzuki V-Strom 1050 DE, dall’asfalto allo sterrato l’esperienza di viaggio non cambia

Leonardo Anchesi  | 08 Ago 2023  | Tempo di lettura: 4 minuti
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La terra non la spaventa e sull’asfalto fa letteralmente faville, Suzuki V-Strom è ormai sul mercato da più di 20 anni ma sembra proprio voglia ancora dire la sua. Arrivata alla sua declinazione in 1037 cc di cilindrata, la V-Strom 1050 DE (nei nomi commerciali si arrotonda sempre!) continua saldamente a restare nel listino Suzuki, occupando il primo posto fra le enduro della casa di Hamamatsu. Andiamo quindi a scoprire tutti i segreti di questa endurona, decisamente votata all’off road ma che non si spaventa davanti all’asfalto, con il nostro inconfondibile stile di TrueRiders.

1 Un cuore a due cilindri che è tutto un programma

Un V 2 a 90° che è tutto un programma

Due cilindri a V
, montati in posizione longitudinale, e distanziati da un angolo di 90° che sviluppano 107 cv e una coppia più che dignitosa di 100 Nm (ovviamente Euro 5), ecco i primi ingredienti per una moto divertente sia sulle curve che sui fondi terrosi. Ma non è tutto: gli ingegneri Suzuki hanno fatto la magia e sono riusciti a contenere i consumi di questo motore con numeri di tutto rispetto a soli 20 km con un litro di benzina sul ciclo misto; insomma, niente di meglio per potersi divertire senza doversi svenare in carburante.  Il sistema di raffreddamento a liquido, infine, permette di mantenere la temperatura di esercizio sempre contenuta, limitando al contempo anche le emissioni di calore verso le gambe.

2 Ciclistica adatta per ogni dove

La ciclistica è da vera regina dell’off road

Il motore non è tutto e in Suzuki lo sanno bene. Il cuore a due cilindri, quindi, è stato abbinato a una ciclistica all’avanguardia, in grado di regalare grandi emozioni su ogni fondo stradale che incontrerete sul vostro cammino. L’anteriore è stato quindi attrezzato con una forcella telescopica della KYB, a steli rovesciati e completamente regolabile, così da potersi adattare minuziosamente a tutte le vostre esigenze. Il posteriore è invece curato da un monoammortizzatore, anch’esso della KYB, a leveraggio progressivo regolabile, anche in questo caso per donare un’esperienza di guida veramente interessante. Grazie a questo complesso sistema l’altezza da terra della moto di ben 190 mm, portando la sella a 880 mm da terra, decisamente non comodissima per i piloti non particolarmente alti.

Le dimensioni delle ruote sono le tipiche per le enduro estreme: una 90/90 con cerchio da 21 all’anteriore (dedicata proprio alla versione DE), abbinata a una 150/70 con cerchio 17 dietro. Insomma, nessuna grande innovazione in fatto di pneumatici ma, del resto, affidandosi alla tradizione difficilmente si sbaglia. Il bel quadro della ciclistica si completa con freni a doppio disco da 310 mm all’anteriore e a disco singolo al posteriore.

3 Tutto bello ma…come si guida?

Una guida divertente su asfalto, decisamente unica su sterrato

Potremmo chiudere brevemente questo paragrafo con una sola espressione: proprio bene! Ma, ovviamente, non vi lasceremo con l’acquolina in bocca e vi racconteremo qualcosa in più. Inseriamo la chiave nel quadro e diamo il contatto: come per magia lo schermo TFT da 5 pollici, estremamente intuitivo e completamente regolabile dal manubrio, si accende, facendo subito bella mostra di sé. Le informazioni sono subito tutte a portata di mano, come la G del controllo di trazione regolato su “Gravel”, modalità dedicata per la sola DE. Premiamo il pulsante “Start” e il motore si avvia senza esitazione; le vibrazioni sono piuttosto limitate, quasi da farvi dimenticare che siete seduti su una bicilindrica.

La posizione di guida permette anche lunghi tratti in piedi limitando la stanchezza

La ruota anteriore da 21 pollici, decisamente dedicata al fuoristrada, permette di avere però anche una grande agilità in strada e nel traffico. Affrontando il misto stretto la moto è divertente, senza esagerare con le curve veloci perché la 150 al posteriore non è il massimo, ma il suo posto è decisamente sulle strade sterrate, dove la V-Strom 1050 DE fa sentire tutte le sue peculiarità: mappatura del traction control su “Gravel” e lei sa che deve derapare, ma non troppo, permettendoci di aprire il gas con serenità, senza pensare troppo alle conseguenze. La posizione di guida è comoda e permette anche di fare lunghi tratti in piedi sulle pedaline senza stancarsi troppo.

4 Ma quanto mi costi?

Quanto dobbiamo avere nel salvadanaio per portarci a casa questo gioiellino nipponico? Beh, tutto sommato e visto anche tutto quello che c’è sulla moto 15.990€ è un prezzo più che onesto e Suzuki vi mette anche a disposizione una serie di vantaggiosi strumenti di acquisto.

Credit foto:
Suzuki V-Strom 1050 DE

Leonardo Anchesi
Leonardo Anchesi

Garfagnino DOC e Sardo di adozione, sono uno storico dell’arte (da qualche anno) e biker sin dalla più tenera giovinezza. Ho iniziato a collaborare con TrueRiders nel 2023 per mettermi in gioco nel campo della scrittura e ho voluto cominciare scrivendo di qualcosa che amo particolarmente: la moto e tutto ciò che le ruota attorno.




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