Sono tre e sono italiane…ma sono anche le più amate dagli italiani! Ecco a voi il podio delle moto più amate dal popolo del Belpaese di ogni epoca, a totale e insindacabile giudizio della redazione di TrueRiders. Oggi, infatti, vi accompagneremo attraverso questo viaggio nel tempo tutto su due ruote, approfondendo i modelli made in Italy che hanno catturato il cuore degli italiani nel corso della storia. Troverete grandi classici assieme a veri e propri sogni nel cassetto, come anche qualche inattesa novità. Ma tutti hanno in comune di essere nati sotto l’egida del Tricolore e di aver saputo conquistare la fiducia delle italiche genti, da sempre un tutt’uno con il mondo delle due ruote. Ma finiamola con le chiacchiere da salotto e andiamo insieme a scoprire il nostro podio.
La prima generazione: o la amavi o la odiavi
Una linea accattivante e sotto la sella una cavalleria di tutto rispetto, degna quasi di una supersportiva: tutto questo, e molto altro, è Ducati Multistrada, la bella ventenne di Borgo Panigale che ha introdotto Ducati nel mondo delle enduro stradali. La prima versione, uscita nel 2003, non fu molto capita, probabilmente a causa del suo design così estremo, by Pierre Terblanche, padre anche della 999. Insomma, quel faro verticale e stretto al centro del cupolino proprio non era piaciuto. Ma chi ha avuto la fortuna di guidarla, tuttavia, se ne è innamorato all’istante: scorbutica, dura come un sasso e letteralmente incollata al terreno, la Multistrada sembrava nata per passare con disinvoltura dalle curve domenicali alla pista, senza toccare alcun che.
Il nuovo musetto nato con la seconda generazione che ha incantato tutti
Ma con la seconda generazione, nata nel 2010, la musica è decisamente cambiata e la Multi ha iniziato ad essere amata proprio da tutti. Quello strano cupolino tagliato da un sottile faro verticale al centro, che o lo amavi o lo odiavi, ha lasciato il posto a un design più accattivante, con quel becco da rapace che farebbe innamorare chiunque. Ma quell’animo corsaiolo, quello è proprio rimasto lo stesso. Insomma, bastava farsi capire. Come facciamo a sapere che è una delle moto più amate dagli italiani? Guardatevi attorno e contate quante Multistrada vedete in giro: capirete così che la medaglia di bronzo è più che meritata.
La prima generazione non fece faville
Era il 1994 e l’Italia si stava preparando alla bruciante sconfitta ai Mondiali di calcio in USA in finale, quando in Cagiva ebbero l’idea che fece fare il salto di qualità a una moto che, fino ad allora, non aveva fatto faville. Parliamo della Cagiva Mito 125, nel listino della casa di Varese già dal 1991 ma che sino a quel fatidico 1994 non era ancora entrata nei sogni dei teenager italiani. E questa evoluzione, che potremmo definire anche rivoluzione, ha un nome e un cognome: Massimo Tamburini, direttore del Centro Studi Cagiva e affermato designer.
Le sorelle a confronto
L’intuizione di Cagiva in collaborazione con Tamburini fu quella di regalare alla Mito 125 un vestito nuovo, un abito che la rese uguale, quanto meno nell’aspetto, a quella stessa moto che l’anno precedente aveva improvvisamente fatto invecchiare di 30 anni tutte le sue rivali: la Ducati 916, la moto nata con qualche decennio di anticipo. Fu il delirio: ogni sedicenne ne voleva una, tutti sognavano (sognavamo) di avere una 916 da poter guidare a 16 anni. Insomma, fu la vera svolta per la Mito che da una moto come tante divenne il sogno di tutti i giovani biker italiani. Lo so, diteci pure che siamo dei romantici, ma il secondo posto tra le moto più amate non glielo toglie nessuno.
Il fascino senza tempo della Vespa 200 Rally
Questa non può di sicuro considerarsi una novità, è vero, ma non esiste altra moto prodotta in Italia ad aver stregato così tanto il cuore degli Italiani; anzi, sarebbe più corretto dire che tutt’ora continua a stregarlo. Sì perché tra modelli nuovi e mercato delle moto d’epoca, la Vespa è sulla cresta dell’onda da quasi 80 anni consecutivamente. Sulla Vespa è stato detto e scritto di tutto ma sembra non bastare mai; il mondo vuole Vespa e gli Italiani ne vanno tremendamente orgogliosi di questo piccolo miracolo nato a Pontedera nel 1946 dalla sapiente matita di Corradino d’Ascanio. Ci sono stati modelli più riusciti e altri meno ma comunque lei è sempre lì, salda certezza nel mercato delle due ruote, porto sicuro per le genti italiche che in lei vedono ciò che sono stati e ciò che ancora devono essere.
La lancetta che ha fatto sognare generazioni di Italiani
Perché il tempo passa, le persone cambiano, le città si trasformano ma potete star certi di una cosa: ci sarà sempre qualcuno in sella a una Vespa. E ditemi voi se questo non basta per conquistare il posto più ambito sul podio.
Credit foto:
Multistrada 1000 S – Wikipedia
Multistrada V4 – Sito Ducati
Cagiva Mito – Wikipedia
Piaggio Vespa – Wikipedia
Garfagnino DOC e Sardo di adozione, sono uno storico dell’arte (da qualche anno) e biker sin dalla più tenera giovinezza. Ho iniziato a collaborare con TrueRiders nel 2023 per mettermi in gioco nel campo della scrittura e ho voluto cominciare scrivendo di qualcosa che amo particolarmente: la moto e tutto ciò che le ruota attorno.
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