And the Oscar goes to…rullo di tamburi: alla Crighton CR 700W, come moto più innovativa andata in produzione. La scelta non è stata facile, tutt’altro; le candidate nella storia erano parecchie, ognuna con ottime motivazioni per ricevere l’Oscar di moto più innovativa di sempre; chi per avere montato un motore particolarissimo, chi per le sue linee avveniristiche rappresentavano delle concorrenti eccellenti; tuttavia, nessuna è stata a tal punto innovativa come la CR 700 W: stile, velocità, potenza e innovazione si sposano tutte in questo gioiello dell’ingegneria britannica, creando un matrimonio felice e duraturo. Andiamo a scoprire insieme la CR 700 W e come ha fatto a meritarsi questo ambito premio.
La CR 700 W nasce dalle sapiente mano di Brian Crighton. L’ingegnere britannico, un tempo al servizio della Norton, famigerata azienda inglese produttrice di motociclette, alla veneranda età di 73 anni continua a stupire il mondo. Il progetto della CR 700 W, infatti, lo ha consacrato ancora una volta nell’Olimpo degli dei del motociclismo mondiale, dopo aver già incassato i successi con la Norton RCW588 e la CR 700 P, quest’ultima madre della CR 700 W. Crighton ha voluto creare una moto unica al mondo, unendo stile, materiali all’avanguardia e soluzioni meccaniche altrettanto innovative. Andiamo a dargli uno sguardo più da vicino.
I dettagli della Crighton la rendono unica
La lega di alluminio serie 7000 usata per realizzare il telaio e il forcellone posteriore è un po’ il marchio di fabbrica di Crighton; questo stile deriva, infatti, già dalla CR 700 P e, ancora prima, dai modelli della Norton che portavano la sua firma. I punti di articolazione del forcellone posteriore sono completamente regolabili per andare incontro alle preferenze del pilota e al tipo di pista. Il serbatoio dell’olio motore è incorporato nei longheroni principali per una migliore distribuzione del peso e le staffe della forcella anteriore sono regolabili con diversi offset. La ciclistica viene completata da ruote Dymag in fibra di carbonio, forcelle anteriori e ammortizzatori posteriori Ohlins o Bitubo (a richiesta) e pinze Brembo anteriori e posteriori con specifiche Superbike.
Il potentissimo motore Wankel pesa solo 23 kg
Ebbene sì, qui non si parla di cilindri, bensì di rotori. Questo perché la Crighton è equipaggiata da un evoluto modello di motore rotativo Wankel a due rotori, prodotto dall’azienda Rotron, specializzata in motori rotativi per navi, aerei e droni. Il motore rotativo è un tipo di motore endotermico inventato dall’ingegnere tedesco Felix Wankel nel 1957. Questo propulsore è composto da un rotore centrale di forma simil triangolare, che ruota attorno al proprio asse centra all’interno di una camera di scoppio ellittica. Ora, diciamoci la verità, una spiegazione dettagliata sarebbe alquanto noiosetta; a noi, alla fine, interessa sapere che il motore Wankel, a parità di cilindrata, riesce a sviluppare tanti, tanti e ancora tanti cavalli in più rispetto a un comune motore a cilindri e pistoni.
Il sistema di raffreddamento ad aria forzata
Nel caso specifico della CR 700 W un motore da soli 690 cc di cilindrata riesce a sviluppare la strabiliante potenza di 220 cv e 142 Nm di coppia, il tutto su un peso complessivo di soli 129,5 kg; pensate che il gruppo motore e trasmissione pesano solamente 46 kg! In poche parole: se avesse le ali spiccherebbe il volo senza problemi! Se tutto questo non fosse sufficiente a farle avere l’Oscar, aggiungete anche un avveniristico sistema di raffreddamento misto aria/liquido che riesce a raffreddare efficacemente il Wankel sin dentro il suo nucleo più intimo.
Se vi state chiedendo dove sia la più vicina concessionaria Crighton vicino a voi dobbiamo darvi una brutta notizia: non esiste. La Crighton ha caratteristiche uniche e avveniristiche e, proprio per questo, non è una moto per tutti. I fortunati venticinque (sì, avete letto bene, venticinque) che hanno circa 100mila € da investire e riescono ad ordinarla, la potranno ritirare presso la sede dell’azienda o accordarsi per una (costosa) spedizione. Inoltre, la Crighton è dedicata al solo utilizzo in pista e non è omologabile per l’uso stradale.
Garfagnino DOC e Sardo di adozione, sono uno storico dell’arte (da qualche anno) e biker sin dalla più tenera giovinezza. Ho iniziato a collaborare con TrueRiders nel 2023 per mettermi in gioco nel campo della scrittura e ho voluto cominciare scrivendo di qualcosa che amo particolarmente: la moto e tutto ciò che le ruota attorno.
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