Andare in moto è sempre bello ma farlo per lunghi viaggi è decisamente il modo migliore per godersi la propria compagna a due ruote. Per quanto oggigiorno sia possibile macinare km con qualsiasi tipo di moto, considerato che più o meno tutte offrono i necessari requisiti in termini di performance e affidabilità, farlo con una moto da granturismo, però, è tutta un’altra. Quello che sarebbe solo un viaggio, si trasformerà in un’esperienza unica, che vi lascerà ricordi indelebili. Con una moto da granturismo, infatti, sarete in grado di percorrere lunghissime tappe senza risentire particolarmente della stanchezza, grazie a una progettazione mirata alla massima resa abbinata al massimo del confort. Ma bando alle ciance e andiamo a scoprire insieme le qualità imprescindibili di una moto da granturismo e le tre moto perfette per le lunghe percorrenze.
La madre di tutte le touring: Harley-Davidson Electra Glide
Le moto da turismo sono modelli progettati specificatamente per affrontare lunghe percorrenze, mantenendo altissimi livelli in termini di affidabilità, confort di guida e protezione di pilota e passeggero. L’intuizione di fabbricare una moto di questo tipo la si deve agli ingegneri statunitensi della Harley Davidson che, negli anni sessanta, progettarono la Electra Glide, considerata a gran voce la madre di tutte le touring moderne. Fu grazie a questo progetto, infatti, che le moto destinate ai lunghi viaggi iniziarono a essere dotate di ampie protezioni contro il vento e le intemperie, oltre che di ampi spazi destinati all’alloggiamento dei bagagli.
Se Harley ha il merito dell’intuizione, BMW può vantare il virtuoso pregio di aver recepito il testimone da Harley, sviluppando, a partire dagli anni Settanta, motociclette eccezionali per i lunghi viaggi. A partire dal decennio successivo diverse case si sono poi inserite in questo specifico segmento, sfornando con il tempo modelli con altissime performance, che hanno raccolto un incredibile successo.
La moto da touring, per poter essere degnamente considerata tale, deve avere diversi requisiti imprescindibili:
– ampie protezioni aerodinamiche, abbinate a un parabrezza dalle dimensioni abbondanti
– una posizione di guida comoda, possibilmente con la schiena eretta
– grande capacità di carico per i bagagli, senza influire sulla stabilità e sul baricentro della moto
– sospensioni progettate per fornire il massimo conforto e la miglior stabilità
– un baricentro basso per aumentare la stabilità in curva e la gestione del peso (ovviamente abbondante)
– un propulsore generoso, non tanto in termini di cavalli quanto, più cha altro, di coppia
Queste sono le caratteristiche che devono obbligatoriamente essere presenti in una moto perfetta per i lunghi viaggi. Oggi, in aggiunta, le moto da turismo, normalmente posizionate in una fascia di prezzo piuttosto alta, sono fornite di tutta una serie di optional elettronici che vanno dal controllo elettronico della stabilità, alle diverse mappature di centrali, sino ad arrivare alla gestione elettronica delle sospensioni, con la possibilità di regolare l’altezza della moto.
La serie RT di BMW è un mito del granturismo
La veloce carrellata destinata a condurvi nel mondo delle granturismo non poteva che iniziare con la BMW R 1250 RT, degna erede della serie RT nata negli anni Settanta dalle geniali menti degli ingegneri della casa bavarese. L’ultima nata è un perfetto connubio di tradizione e innovazione, avendo recepito tutti i punti forti della serie RT, ormai fa anni punto di riferimento per gli amanti del segmento, abbinandoli a un’elettronica all’avanguardia di ultimissima generazione. L’iconico propulsore bicilindrico boxer a fasatura e alzata delle valvole variabili, portato nella sua ultima versione a 1.254 cc di cilindrata, è capace di erogare 136 cv e ben 143 Nm di coppia; la trasmissione a cardano, altro pilastro di BMW, è l’ideale per chi macina km e non vuole pensare troppo alla manutenzione.
L’iconico motore bicilindrico boxer non passa mai di moda
Il peso di 280 kg in ordine di marcia è tranquillamente gestibile grazie alla distribuzione dei pesi e alla posizione del motore che abbassa di molto il baricentro della moto. Le sospensioni Telelever e Paralever con Dynamic ESA (il sistema di gestione automatica dell’altezza della moto) regalano una guida fluida, perfetta per le curve; il cruscotto con schermo TFT da oltre 10 pollici (con possibilità di integrare la vista dei parametri con le mappe) e valigie laterali di serie completano la moto, rendendola la compagna perfetta per i lunghi viaggi. Il salvadanaio da rompere, però, deve essere piuttosto capiente: dovrete infatti tirarne fuori 23.250€, optional esclusi.
La Yamaha non resta indietro con la FJR1300
Da circa vent’anni anche Yamaha ha debuttato nel mondo delle granturismo, con la sua FJR 1300 AS/AE. Il restyling più recente del modello per i lunghi viaggi della casa nipponica risale al 2020, dove sono state apportate diverse migliorie in fatto di look e di regolazione di sella e manubrio, così da potersi adattare al meglio a tutti i biker. Il motore quattro cilindri in linea da 1.298 cc, capace di erogare 146 cv e 138 Nm di coppia, spinge i 300 kg della moto (in ordine di marcia) rendendola leggera come una piuma. La guida, nonostante la mole generosa, è agile e divertente, regalando al biker sensazioni inebrianti.
Le carene e il parabrezza offrono una protezione aerodinamica di prima classe, riducendo al minimo le turbolenze di aria e l’esposizione del corpo alle intemperie, rendendola una moto perfetta per i lunghi viaggi. La posizione di guida è ottima: nonostante la linea della moto sia più tendente a una sport tourer, la schiena resta dritta e non si sente la fatica; i pesi distribuiti verso il basso fanno il resto del lavoro, regalando il massimo della stabilità. Prezzo: 20.999€.
Honda Gold Wing: la regina delle moto da touring
Non si può parlare di lunghi viaggi senza concludere con la regina del segmento, la mitica Honda Gold Wing, nella sua versione più recente. Il sei cilindri boxer (sì, avete letto bene, SEI cilindri) dal 1.833 cci di cilindrata che la equipaggia vanta prestazioni di coppia da capogiro: 170 Nm a 4.500 giri/m! Praticamente il meglio alla metà dei giri. Veramente impressionante. Del resto, però, il lavoro per poter spingere i 380 kg in ordine di marcia (circa 100 in più della BMW RT) è tanto e servono prestazioni eccezionali per farlo nel migliore dei modi. E il sei cilindri non si tira indietro: la guida è divertentissima e non sembra neanche di portare più di quattro quintali, compreso il biker.
Il sei cilindri boxer dalla coppia poderosa
L’altezza da terra della sella di circa 75 cm aiuta moltissimo per la stabilità e l’agilità di guida, ovviamente un po’ penalizzata dagli ingombri delle possenti valigie laterali. Tuttavia, in marcia la Gold Wing sembra leggerissima e l’accelerazione è, a dir poco, bruciante. Insomma: la moto perfetta per i lunghi viaggi. Anche il prezzo scotta parecchio: 33.690€ per mettere in garage questa granturismo da record.
Credit foto:
Harley-Davidson Electra Glide
Yamaha FJR1300AS
Honda Gold Wing
Garfagnino DOC e Sardo di adozione, sono uno storico dell’arte (da qualche anno) e biker sin dalla più tenera giovinezza. Ho iniziato a collaborare con TrueRiders nel 2023 per mettermi in gioco nel campo della scrittura e ho voluto cominciare scrivendo di qualcosa che amo particolarmente: la moto e tutto ciò che le ruota attorno.
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