La gamma di cilindrate disponibili sul mercato, oggigiorno, è veramente vastissima; le case motociclistiche, infatti, da diversi anni hanno puntato a una grande diversificazione dell’offerta, così da andare incontro ai gusti anche del motociclista dal palato più difficile. Tuttavia, nonostante questa ampio ventaglio di scelta, sembra che i biker puntino in particolar modo alle cilindrate più grandi, avendo dimostrato di desiderare il maggior numero di centimetri cubici sotto la sella. Tant’è vero che all’interno della top ten delle dieci moto più vendute nel 2023 in Italia ne spiccano ben otto al di sopra dei 700 cc di cilindrata. Ma cosa spinge i biker a puntare verso l’alto e cosa comporta in termini pratici possedere una moto di grossa cilindrata? Qualche piccolo consiglio vi aiuterà a muovervi nel mondo delle big delle due ruote.
La coppia delle grandi cilindrate rende il motore più elastico
Guidare una moto di grossa cilindrata è, certamente, un piacere unico; una volta che lo si è provato, infatti, è difficile tornare indietro. E quando si cerca il piacere lo si fa nel migliore dei modi. Avere a disposizione una maggior cilindrata vuol dire anche una maggiore potenza e, soprattutto, una curva di coppia più generosa. In aggiunta, poter contare su una erogazione più fluida ed elastica e avere a disposizione la cavalleria già a bassi regimi vuole dire godersi di più la guida, soprattutto sulle lunghe percorrenze. Perché, obbiettivamente, l’habitat naturale delle moto di grande cilindrata sono i lunghi viaggi, quelli dove sono i km a tenere lontani i pensieri di tutti i giorni. Di contro, sono sconsigliate per un uso prevalentemente cittadino, dove gli ingombri e i consumi, non particolarmente economici, si fanno sentire.
Le grandi cilindrate regalano una guida più fluida
Cilindrata maggiore, tanti cavalli, coppia più generosa…ma in pratica cosa vuol dire? O meglio, quali sono le differenze fra guidare una moto di grossa cilindrata e una di piccola cilindrata? Tralasciando il fattore potenza, la coppia è quella che fa la vera differenza fra i due stili di guida. Una cilindrata minore, anche se potente, riuscirà a sfruttare al meglio i propri cavalli solo ad alti regimi, costringendo il biker a sfruttare molto il cambio per tenere sempre “alto” il motore; una cilindrata generosa, anche se dotata di “pochi” cavalli, dà la possibilità di sfruttare tutta la potenza sino dai bassi giri, regalando una erogazione fluida che permetterà di sfruttare meno il cambio. Ma attenzione: con una grossa cilindrata sarà necessario anche imparare a dosare bene il gas, soprattutto in curva, per evitare pericolose perdite di aderenza al posteriore.
Garfagnino DOC e Sardo di adozione, sono uno storico dell’arte (da qualche anno) e biker sin dalla più tenera giovinezza. Ho iniziato a collaborare con TrueRiders nel 2023 per mettermi in gioco nel campo della scrittura e ho voluto cominciare scrivendo di qualcosa che amo particolarmente: la moto e tutto ciò che le ruota attorno.
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