La motocicletta per gli appassionati è più che un hobby o una pura necessità: è un credo, e come tutti i credi che si rispettino spesso ha un linguaggio particolare ed esclusivo, non per tutti. La simbologia dei motociclisti, impossibilitati a comunicare attraverso la mimica facciale per via del casco, si è rifugiata in un insieme di segnali e gesti in moto di facile intuizione, che rafforzano il senso di appartenenza del biker alla propria passione.
Siete in sella, cullandovi tra le marce della vostra moto, ed improvvisamente scorgete un altro biker fare capolino nel senso di percorrenza opposto al vostro. Senza pensarci un secondo in più, la mano va da sola: indice e medio a mo’ di V e ci si scambia un segno di rispetto reciproco, praticamente le basi del codice d’onore a due ruote.
Si pensa che questa gestualità di strada abbia origini molto profonde, alcuni ne attribuiscono l’origine ai gruppi di motociclisti organizzati americani degli anni ‘70, dove i veterani del Vietnam ricordavano così il loro passato. Altri invece fanno risalire la “V” addirittura al retaggio cavalleresco medievale, quando, tra cavalieri, c’era l’usanza di mettere la mano e fare segno di vittoria, per comunicare agli altri il loro trionfo nella Giostra. Badate bene, durante un sorpasso, per non staccare le mani dal volante, è il piede a staccarsi e allungarsi leggermente verso l’altro biker.
In strada non si sta da soli, e per quanto vorremmo, dobbiamo tenere conto degli altri veicoli e dei loro piloti, in nome della sicurezza di tutti. Le dinamiche della moto sono spesso ben diverse da quelle di un’automobile, per questo i biker hanno ritenuto opportuno sviluppare alcuni gesti che potessero comunicare agli altri le loro intenzioni, oppure eventuali pericoli.
Tra i tanti abbiamo scelto quelli che potrebbero risultare decisivi per evitare rischi quando si viaggia in gruppo. Se qualcuno sente l’urgente necessità di fermarsi perché colto da un malessere, allora cercherà di comunicarcelo aprendo il palmo e aprendolo dal basso verso l’alto, in direzione della bocca.
Nel caso in cui l’asfalto fosse pericolosamente sdrucciolevole, quindi con un alto rischio di perdita di aderenza, il gesto che servirà a segnalarlo sarà allora lo strisciare leggermente il piede a terra, sfruttando la protezione degli scarponi da moto. Se invece fosse la luce a dare qualche problema, allora la mossa giusta da fare sarà quella di aprire e chiudere la mano lentamente.
Il non scritto codice dei biker prevede anche di segnalare agli altri la presenza di posti di blocco o autovelox con un rapido colpo di fari, ma attenzione, è illegale e fate come se non vi avessimo detto nulla.
Laureato in scienze politiche e relazioni internazionali, attualmente studente universitario alla Sapienza. Inizio a scrivere per gioco, poi per passione ed ora (quasi) per professione. Collaboro con TrueRiders dal 2022
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