Domenica 26 Novembre 2022, il Museo del Patrimonio Industriale di Bologna ha aperto al pubblico la mostra “Antologia della Moto Bolognese, 1920-1970″, aggiunta al filone Moto Bolognesi.
L’evento si concluderà il 28 Maggio 2023. Gli appassionati sicuramente troveranno una concreta risposta alla domanda su cosa vedere a Bologna, per evitare di perdersi tra un portico e l’altro.
La mostra è ospitata dal Museo del Patrimonio Industriale di Bologna, situato in Via della Beverara 123, nella Fornace Galotti “Battiferro”, lungo il Canale Navile, la cui costruzione risale al 1887. Il museo studia, documenta e divulga la storia produttiva della città e del suo territorio.
L’esposizione “Antologia della moto bolognese” è accessibile al pubblico negli orari di apertura del museo (Giovedì e Venerdì 09-13, Sabato e Domenica 10-18:30) e non ha costi aggiuntivi rispetto al biglietto di ingresso, 5 – 3 euro. La mostra sarà fruibile dal 26 Novembre 2022 sino al 28 Maggio 2023. Per info e ticket consultare il sito www.museibologna.it
Il periodo che va dagli anni ’20 agli anni ’50 rappresenta forse l’apogeo dei grandi marchi per quanto riguarda la produzione di moto. La mostra espone un vero e proprio patrimonio storico – tecnico, che illustra, attraverso l’esposizione di ben 32 moto storiche, il progresso tecnico delle principali aziende del capoluogo emiliano.
La prima esperienza bolognese nel settore risale al 1904, con la ditta Grazie e Fiorini, che realizza due motocicli in versione Corsa e Turismo. Componenti, motocicli e motori hanno l’obiettivo di realizzare un completo racconto dell’industria motociclistica nel cinquantennio, fino ai primi anni ’60. Il racconto è coadiuvato da contenuti multimediali di rilevante importanza storica: 7 filmati prodotti dall’Istituto Luce, foto e documenti accompagnano il visitatore, immergendolo sempre di più in un paradigma storico ormai passato.
La produzione motociclistica bolognese si è distinta per l’inventiva e la capacità dei costruttori. Geni che si sono cimentati, con diversa fortuna, nella realizzazione di mezzi molto curati, dal punto di vista costruttivo ed estetico. Il tutto, con l’obiettivo di offrire una gamma di motocicli unica per quantità, varietà e bellezza. Solo pochi marchi sono riusciti a tramutare l’apprezzamento della critica in successo commerciale, tuttavia l’industria delle moto bolognesi (anche grazie al settore componentistico) ha lasciato un segno indelebile nella storia del motociclismo italiano.
Chi è ancora indeciso su come sfruttare quei pochi fine settimana assolati di Novembre, può prendere spunto per vivere un diverso weekend a Bologna. La suggestiva location del capoluogo emiliano offre il contesto perfetto per un’avventura nel passato. All’ombra dei portici si crea la giusta atmosfera par appassionarsi alla mondo della moto, che in questa particolare occasione prescinde dal freddo paradigma industriale, ma coinvolge e appassiona anche i meno esperti. La storia, documentata attentamente, apre al visitatore una finestra sui colli bolognesi e su come li percorressero affascinanti prodigi della tecnica industriale emiliana.
I motociclisti di oggi non possono perdere l’occasione di immedesimarsi nei motociclisti di ieri, e la mostra “Antologia della moto bolognese” scombina i capelli con una brezza di ormai 60 anni fa.
Laureato in scienze politiche e relazioni internazionali, attualmente studente universitario alla Sapienza. Inizio a scrivere per gioco, poi per passione ed ora (quasi) per professione. Collaboro con TrueRiders dal 2022
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