Probabilmente nessuno ha mai contato i tornanti della strada dell’Alpe di Neggia, ma se qualcuno dovesse cimentarsi in questa “impresa”, ne troverebbe sicuramente molte decine. La strada per questo passo di montagna tra Italia e Svizzera consente a ciclisti e bikers di mettersi alla prova con una salita in cui, curva dopo curva, di certo non ci si annoia. In più, c’è un paesaggio d’incanto da ammirare: è quello del Lago Maggiore, nella sua estremità settentrionale che bagna il Canton Ticino.
Cosa stai aspettando? È ora di accendere il motore!
La salita all’Alpe di Neggia, che tu voglia salire dalla parte italiana o dalla parte svizzera, è bella e divertente in entrambi i sensi. Ti suggeriamo un percorso lungo la Val Veddasca che parte dalla salita italiana e continua con quella svizzera, per poi costeggiare la sponda orientale del Lago Maggiore. È il percorso migliore per godere di tutti gli scenari naturali di questo meraviglioso angolo ai piedi delle Alpi. È un’ottima idea per vivere una giornata di mezza stagione su due ruote.
Partiamo da Varese, la città italiana più vicina in zona. Da qui, prendi la Strada Statale Varesina, la SS233, che passa in mezzo a due parchi lombardi – il Parco delle Cinque Vette e il Parco Naturale Regionale Campo dei Fiori – e si dirige verso il comune di Valganna. Alla tua sinistra troverai il Lago di Ganna e poi il comune di Ganna, e poi il Lago di Ghirla e il comune di Ghirla; qui gira a sinistra sulla SP43 in direzione Grantola.
Prosegui poi sulla SS394 che ti porta fino a Luino, uno dei maggiori centri affacciati sul Lago Maggiore. Continua sulla strada costeggiando il Lago fino ad arrivare a Maccagno. All’altezza della stazione ferroviaria, svolta a destra sulla SP5: benvenuto ufficialmente alla salita per l’Alpe di Neggia!
La strada sale per un dislivello di quasi 1200 metri conducendoti tra curve e controcurve, imbocchi di sentieri, cappelle e chiesette, per poi passare il confine in corrispondenza del borgo elvetico di Indemini. La salita arriva fino all’altitudine di 1395 metri, che corrisponde all’Alpe di Neggia, ai piedi del Monte Gambarogno.
La discesa sul versante svizzero ha ancora più tornanti di quello italiano. Curva dopo curva ti riporta sulle sponde del Lago Maggiore – stavolta nel borgo di Gambarogno, più precisamente nella frazione di Vira. Qui “vira” a sinistra sulla Strada Cantonale che ti riporta verso il territorio italiano – tenendo il lago alla tua destra e le montagne alla tua sinistra.
In corrispondenza di Dirinella rientri nuovamente in Italia (è sull’omonimo torrente che corre il confine). Goditi lo spettacolo di uno dei laghi più belli d’Italia, fino a Maccagno e poi Luino. Qui riprendi la strada che hai fatto all’andata, e tornerai al punto di partenza, Varese.
L’Alpe di Neggia è una zona della Val Veddasca che – oltre a ottimi percorsi in moto – regala anche bei sentieri di trekking agli escursionisti. Se ami sia guidare che camminare, allora è il massimo!
Intorno all’Alpe di Neggia si snodano tanti sentieri di escursionismo che possono essere intrapresi in molti mesi dell’anno, visto che non presentano altitudini troppo elevate. Ti diciamo i più conosciuti:
In generale l’Alpe di Neggia è un buon posto per fare tappa (per esempio un buon pranzo che spezza la giornata). Qui troviamo:
Tra le tante località e i punti di interesse che troverai sul tuo percorso in moto, ti suggeriamo le visite da non perdere.
Luino è una città che vanta il fascino delle sue tante ville liberty, affacciate sulle acque del Lago Maggiore. Il Santuario della Madonna del Carmine è il luogo sacro più importante della località, ricco di opere artistiche.
Maccagno è un borgo dalla storia particolare: fino ai primi del Novecento ha goduto di un’autonomia di livello quasi statale, a causa di trattati irrisolti tra le nazioni confinanti. Oggi è comune insieme a Pino e Veddasca, e il moumento “da vedere” è la Torre Imperiale.
Gambarogno è a tutti gli effetti il comune in cui rientra l’Alpe di Neggia: un bel borgo ticinese nel distretto di Locarno, fiorito e ricco di vegetazione, dove sembra quasi di trovare un angolo di Mediterraneo in Svizzera. Possibile? Vai a vedere!
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