Imperdibile, irrinunciabile, lunga e impegnativa: la Route des Grandes Alpes non è una strada, ma LA strada quando si parla di Alpi Francesi. Un viaggio in moto che si prolunga per 700 chilometri, dalle sponde francesi del Lago di Ginevra fino a Mentone, poco lontano dal confine italiano di Ventimiglia. La si percorre generalmente proprio in questa direzione, dal Lemano fino al Mediterraneo, ma nulla vi vieta di fantasticare, fare deviazioni e concedervi qualche sosta più lunga. Anche perché, con la sua lunghezza, non è certamente una gita da fare in giornata: contate almeno 3-4 giorni, ma se avete più tempo anche una settimana farà al caso vostro. A una signora strada come lei, bisogna dedicarsi con attenzione e rispetto.
Il percorso della Route des Grandes Alpes tocca complessivamente 16 valichi, colli e passi della Francia. Si inizia da Thonon-les-Bains e si arriva a Mentone. Da nord a sud, è questa la successione delle strade che incontrerete:
Complessivamente, questo grande itinerario scende sotto i 1000 m s.l.m. solo al Col de Castillon (vicino Mentone), e arriva quasi a quota 2800 metri con il mitico Iseran, il “Tetto d’Europa”. Si tratta di un itinerario con 16.000 metri di dislivello complessivo e che può essere percorso unicamente nei mesi estivi, ovvero tra maggio/giugno e ottobre. Nel resto dell’anno, a eccezione del Col du Télégraphe – che è sempre aperto – quasi tutti i passi rimangono chiusi in inverno.
Uno dei collegamenti più importanti tra Dranse e Giffre, la salita del Col de Gets impiega circa 12 chilometri per essere completata, con una pendenza di non poco conto, fino quasi al 10%. Le montagne più alte che si trovano nei dintorni del passo arrivano ben oltre quota 2000 metri.
Anche se è accessibile solo durante i mesi estivi, il Col de la Colombière è uno dei più amati nella zona del Massiccio di Bornes. 16 chilometri di percorso, pendenza all’11%, bellissime curve, dal 1960 in poi è stato una delle tappe della Route des Grandes Alpes più frequentata dal Tour de France. E guardando le sue curve, si capisce perché.
Col des Aravis
Attraversato 38 volte dal Tour de France, il Col des Aravis è il punto di passaggio più basso di questo tratto montuoso della Savoia, trovandosi ad un’altitudine di 1.486 metri. In questi luoghi l’ideale è preventivare un po’ di tempo, fermarsi spesso, respirare a pieni polmoni l’aria montana e godersi la vista dei monti, ma poi montare in sella e prendere il volo. Se volete fare una deviazione, a poche decine di chilometri c’è Annecy, la Venezia delle Alpi con i suoi canali e i romantici affacci sul lago.
Ai piedi della stazione sciistica omonima, il Col des Saisies è una strada particolarmente importante per chi ama lo sci e raggiungere le piste nei mesi invernali. Qui, del resto, si tennero anche alcune gare delle Olimpiadi invernali 1992 di Albertville.
Cormet de Roselend, un valico delle Alpi francesi
Nel cuore della Savoia, un valico asfaltato davvero molto bello e vicinissimo alla nostra Valle d’Aosta. Durante il tragitto verso sud della Route des Grandes Alpes, il Cormet de Roselend è a metà della strada tra Valle d’Isere e Doron de Beaufort. Un percorso stretto, appassionante per gli sport invernali ma anche per chi ama tutti i tipi delle due ruote. Del resto, il Tour de France ci è passato ben 11 volte. Da visitare il Lago di Roselend, con le sue acque limpide.
Colle dell’Iseran, la strada asfaltata più alta di Francia
È una delle esperienze su due ruote più bella d’Europa, quella che arriva ai 2770 m del Colle dell’Iseran. Comunemente viene definito il valico asfaltato più alto d’Europa. La Bonette, infatti, arriva sopra i 2800 metri ma con una strada ad anello, che non viene considerata dunque un passo vero e proprio. Il percorso classico tocca Bonneval sur Arc, Lanslevillard e Bourg-Saint-Maurice.
Con i suoi 1.556 metri, nel pieno del Massiccio des Cerces, è stato più volte una delle tappe di livello del Tour de France, situato a poca distanza dal Colle del Galibier. Il Col du Télégraphe è l’unico sulla Route des Grandes Alpes che non chiude mai, neanche durante l’inverno: questo grazie alla sua altitudine più ridotta, ma anche alla pulizia costante della strada. Una strada non in primissimo piano, ma che merita la tappa.
Sapete quando in una famiglia ci sono due fratelli quasi identici, ma diversi solo in altezza? È un po’ quello che succede tra Télégraphe e Col du Galibier, il secondo passo più alto della Route des Grandes Alpes dopo l’Iseran. Una strada impegnativa, che permette di arrivare alle piste da sci di Valloire e ammirare le Alpi Cozie da un’altezza decisamente rilevante, sopra quota 2600. Qui la neve vi accompagnerà 12 mesi su 12: un posto rinfrescante, specie viste le ultime estati.
Colle dell’Izoard
Un itinerario in moto sul Colle dell’Izoard, nella regione francese della Provenza-Alpi-Costa Azzurra è capace di regalare emozioni uniche e indimenticabili. Questa strada, una di quelle fondamentali sulla Route, arriva poco sotto i 2400 metri di altitudine e permette di arrivare allo storico Rifugio Napoleone, costruito oltre due secoli fa. L’Izoard è anche la “strada di Coppi”: a lui e a Louison Bobet è dedicato il Memoriale, un obelisco in pietra realizzato nel 1934 per celebrare i due grandi campioni del ciclismo.
Facilmente raggiungibile anche dal Piemonte (ma visto che stiamo facendo la Route des Grandes Alpes, è quasi a fine percorso), collega Alpi e Provenza ed è uno dei punti d’accesso verso la bella zona di Briançon. Il Colle di Vars è spesso teatro delle competizioni ciclistiche, sia della Grande Boucle che del Giro d’Italia, che spesso vi sconfina per qualche chilometro. 2111 metri d’altitudine, paesaggi verdissimi e due parchi da visitare: quello del Queyras e dell’Ecrins.
Panorama mozzafiato e ottimo asfalto sono gli ingredienti del Col de la Cayolle, un passo circondato da paesini tipici nei quali fermarsi magari a mangiare qualcosa o a riposarsi, potendo contare su uno spettacolo della natura davvero unico. Alpi Marittime, quota decisamente interessante (2326 m s.l.m.), unisce la Valle dell’Ubaye (dipartimento delle Alpi dell’Alta Provenza) e la valle del Varo. E per un giro nei dintorni, il Lac de la Cayolle è meta naturale giusta.
Quasi 1700 metri per il Col de la Couillole, passo delle Alpi Marittime molto vicino al confine italiano. Non male la zona, che è aperta al traffico per sei-sette mesi all’anno: le gole di Cians, la valle del fiume Tinée. Nel 2017, la Parigi-Nizza ha visto una tappa qui alla presenza del campione spagnolo Alberto Contador.
Presente sia in varie edizioni del Tour de France che nella Parigi – Nizza, il Col Saint-Martin scollina a una quota precisa: 1500 m s.l.m. Attraversato dalla strada D-2205, è una delle salite più facili della Route des Grandes Alpes, con un buon asfalto. Per essere una tappa minore, non è male.
Anche se il nome farebbe quasi pensare a Torino, e dunque all’Italia, il Col de Turini si trova in Francia, tra le Alpi Marittime di confine, ed è una meta particolarmente amata dagli sportivi, motociclisti in testa (ma non solo). Qui si tengono rally, salite impegnative, eventi sportivi particolarmente partecipati: insomma, c’è decisamente da divertirsi. Alto “appena” 1600 metri, si può percorrere sia dentro la Route des Grandes Alpes che come fine settimana impegnativo tra Italia e Francia.
Pendenza fino al 7% ma percorso piuttosto semplice, quello del Col de Castillon, la prima (o ultima, dipende da dove si viene) salita appena usciti da Menton. Siamo poco sopra i 700 metri di quota in un contesto molto piacevole, un must per chi si trova nella zona della Costa Azzurra e anche poco frequentato. L’ideale per scoprire qualcosa di nuovo.
Responsabile editoriale di TrueRiders sin dal 2015
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