La storia del Colle di Nava è legata alla posizione. Da sempre, infatti, costituisce un passaggio primario dalle Alpi Liguri verso il mare. Il Colle di Nava è il cuore di un bellissimo itinerario da fare in moto; è un’occasione per attraversare il confine fra Piemonte e Liguria per ammirare gli splendidi panorami che cambiano in modo repentino tra monti e mare. Tutt’intorno il Colle di Nava è cinto da varie vette come ad esempio Monte Mongioie, Pizzo d’Ormea e il massiccio di Marguareis.
Nel periodo estivo questa strada è molto battuta dai motociclisti della zona che percorrono le curve delle Alpi Liguri per arrivare lungo la costa. Il percorso è lungo circa 45 chilometri, quindi adatto anche ad una domenica da dedicare ad una gita fuori porta in moto. Per chi viene da più lontano può essere un’ottima occasione per conoscere le vette alpine e la Riviera di Ponente.
Ormea si trova in provincia di Cuneo. Il comune, a 750 metri di quota, è il punto di partenza più adatto poiché sorge nelle immediate vicinanze del casello autostradale ed è quindi una località comoda anche per chi arriva da altre regioni italiane. Come accennato, il percorso si snoda per 45 chilometri e arriva ad Imperia. La parte iniziale, quella che porta al Colle di Nava è costituita da una strada non troppo impegnativa, con una salita dolce che giunge ai circa 947 metri del valico in tutta tranquillità.
Dal Colle di Nava fino ad Imperia però, lungo la SS 28, il percorso diventata particolarmente divertente ed inizia una discesa con una serie di tornanti che attraversano boschi di faggi e castagni. Si toccano dei paesi interessanti, dove potersi fermare anche per godere dell’aspetto enogastronomico del viaggio. La stessa Nava ad esempio, una frazione del comune di Pornassio a 4 chilometri dal confine tra Piemonte e Liguria, è ricca di storia e di luoghi da vedere e in cui vale davvero la pena fermarsi per acquistare una bottiglia dell’ottimo vino locale. Nava, poi, è anche una località di villeggiatura molto frequentata per la sua invidiabile posizione e tranquillità.
Dopo aver girovagato alla scoperta della zona, si riprende la strada in direzione Imperia. I chilometri sono circa 33 ed il percorso viene fatto in 40 minuti, senza contare eventuali soste. La strada, da qui in poi, è in discesa e presenza 10 tornanti e varie curve. Il manto stradale è sempre asfaltato ed abbastanza buono. Prima di giungere a destinazione si incontrano i paesi di Pieve di Teco, Cesio, Borgomaro e Pontedassio.
Alcuni ritrovamenti sul Colle di Nava hanno dimostrato la presenza di popolazioni locali fin dall’Età del Ferro e, successivamente, in epoca romana. A partire dal Medioevo, fino ad arrivare a periodi più recenti, il passo ha rappresentato un punto cruciale per contrastare eventuali invasioni provenienti sia dal mare che da occidente. Nelle vicinanze del valico si trova anche una cappella, databile fra il XII ed il XIII secolo e dedicata al San Raffaele. Essa, probabilmente fu edificata dai Cavalieri di Malta che in Liguria avevano numerosi ricoveri per pellegrini.
Passeggiando fra le strette vie di Ormea, scopriremo piazze ornate da fontane e statue, realizzate nel tipico marmo nero. Tutto intorno si elevano gli edifici dalla particolare architettura. La prima caratteristica di Ormea è rappresentata dalla sua forma a cuore; ma un’altra curiosità è la presenza di un sistema di lavaggio delle strade, utile per liberarle dalla neve. Il paesaggio circostante invita a praticare vari sport, come il trekking, le passeggiate a cavallo ed in mountain bike o la pesca sportiva.
Se abbiamo a disposizione un po’ di tempo, possiamo andare a visitare qualcuno dei Forti di Nava che attestano l’importanza di questa località durante il periodo sabaudo. Il valico infatti permetteva i collegamenti diretti fra il Piemonte e il porto di Oneglia che andava quindi controllato e preservato.
A Nava ci sono cinque Forti: Forte Montescio, Forte Bellarasco, Forte Pozzanghi, Forte Richermo e Forte Centrale. Quest’ultimo è l’unico aperto al pubblico e ben conservato; gli altri, pur non essendo visitabili al loro interno, si trovano ovviamente in posizioni panoramiche e quindi può essere piacevole arrivarci a piedi o in moto per godersi un percorso in mezzo alla natura e ai boschi.
I prodotti tipici della Val di Nava sono i formaggi, il miele e la lavanda. La lavorazione di quest’ultima, in particolare, vanta una tradizione antica, tant’è che a luglio si celebra addirittura la festa della lavanda, con stand, musica, giochi e distribuzione di mazzetti di lavanda.
Pieve di Teco, in particolare, si trova nel cuore della Valle Arroscia, a metà strada fra Piemonte ed Imperia. È una piacevole località dove fermarsi per fare due passi, approfittando per fare un giro fra portici medievali ed edifici religiosi. La zona fu abitata dai Celti e poi dai romani, ma il suo assetto urbanistico è dovuto ai longobardi. Proprio lungo i portici, un tempo come oggi, si trovavano botteghe e negozi. Questa potrebbe essere anche l’occasione per acquistare un paio di scarpe, prodotto di punta dell’artigianato locale insieme al vino ed all’olio extravergine di oliva.
Percorrendo l’ultimo tratto di strada si arriva, infine, ad Imperia tappa conclusiva del tour in moto. Adagiata sulla Riviera dei Fiori, questa città nasce dall’unione di due centri divisi dal fiume Impero: Oneglia e Porto Maurizio. Molte le cose da vedere ad Imperia: il porto, con la parte vecchia di Oneglia, le case dei pescatori e il Palazzo Doria. Ci sono, poi, la Collegiata di San Giovanni Battista e Villa Grock, grazioso edificio in stile liberty. Porto Maurizio si trova su un promontorio che si protende verso il mare ed il suo centro è un dedalo di carrugi. Qui affacciano palazzi storici e chiese, come il Duomo di San Maurizio e la chiesa dei cavalieri di Malta, del 1362.
La parte sud del Colle di Nava, muovendosi verso Imperia, è un tratto misto piuttosto veloce, molto piacevole da percorrere in entrambe le direzioni. Sono state realizzati due varianti che veicolano il traffico rendendo questo percorso più libero ed agevole per i motociclisti.
È possibile, inoltre, effettuare due percorsi diversi, molto belli ed interessanti per gli amanti delle due ruote. Prima di arrivare al colle, a Ponte di Nava si trova la strada della Briga Alta che passa per i paesi di Upega e Monesi. Il tracciato gira intorno a Cima di Piano Cavallo ed oltrepassa il colle a 1600 metri.
Fino ad Upega il percorso è su strada larga con scorci bellissimi, anche perché corre lungo i torrenti Negrone e Tanarello. Superata Upega, invece, la strada diventa decisamente più tortuosa. Per chi possiede una Enduro od una Crossover ci sono possibilità di percorrere sentieri sterrati che vanno in varie direzioni, compresa la Francia o verso Colle di Tenda.
La seconda deviazione può essere presa dopo il valico. Presso Pieve di Teco si imbocca il vecchio tratto della SS 28 verso Colle San Bartolomeo (a 630 metri di altitudine) e qui si incontra un percorso misto medio sicuramente sportivo dal momento che vi passa il Rally di Sanremo. Le strade per arrivare al col di Nava sono quindi ben asfaltate e non presentano difficoltà per alcun tipo di moto.
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