Finalmente, a nove giorni dalla partenza pugliese di Monopoli, Marco e Jappo stanno per arrivare a Capo Nord. Due giorni da vivere intensamente, in vista del punto più a nord d’Europa.
Un’esperienza entusiasmante, che segue l’ultimo tratto verso nord, prima della lunga ma sicuramente straordinaria ridiscesa in direzione dell’Italia. Pronti a proseguire il viaggio in compagnia di Marco e Jappo? Let’s go!
Ieri prima di andare in tenda, vedo arrivare due ragazzi con delle Yamaha xt 660 Tenerè stracarichi! Dopo un po’, con la mia solita faccia di… cavolo attacco bottone. Anche loro vanno a Nordkapp, sono svedesi. Noto che uno di loro stava smanettando sulla moto, gli era caduta a terra mentre la scaricava e non partiva più. Sto con lui per cercare la soluzione, controlliamo tutti fusibili e altro. Chiedo anche il supporto di un amico meccanico in Puglia tramite WhatsApp. Tentiamo di tutto con esito negativo. Si era fatto tardi, l’orologio segna 23.40, ma sembravano le 4 del pomeriggio. Andiamo a letto, ci riproveremo domani mattina a mente lucida. Non prendo sonno facilmente penso allo svedese e alla sua moto. Significava stop al viaggio per lui… ero un po’ dispiaciuto. Il mattino dopo, appena sveglio, lo cerco per sapere se avesse risolto, per fortuna si! Si era spezzato il cavo dello starter, ma era riuscito a risolvere. Ero contento per lui e voleva ricambiare il mio supporto regalandomi 10 €. Stai scherzando! Facciamo colazione insieme e ci salutiamo, loro rimangono lì un’altro giorno.
Riprendiamo il cammino direzione Rovaniemi al Circolo Polare Artico. I km non sono tanti, ma il passo è lento! Siamo ancora in cerca delle alci che possono attraversare la strada, andare veloci può essere rischioso. A pochi km dall’arrivo, ci fermiamo in un’area di servizio per bere un po’ di “brodo”, così lo chiamiamo io e il Jappo, è il caffè finlandese molto lungo e poco caffè!
Si ferma anche un altro motociclista che per me è il genio delle 4 ruote con un carrellino a botte! ! Gli facciamo un sacco di complimenti. Lui molto fiero della sua genialità, si carica di più, mette il like sulla pagina e mi chiede di postare la foto! Ci scambiamo i nomi e ci salutiamo! Prima di arrivare al Circolo Polare Artico ci fermiamo al Santa Park. È un parco prevalentemente per bambini ma noi in quel momento ci sentivamo tali. Entriamo nel parco completamente scavato sotto terra, ci sono dei negozietti con articoli natalizi, ragazze vestite da folletto, e attrazioni. Facciamo la foto con Babbo Natale e le sculture di ghiaccio. Poi via veloce verso Circolo polare che si trovava a soli 2 km.
All’arrivo parcheggiamo le moto vicino ai pullman, sentiamo un tizio gridare: Peppino, vene ca! Ci stanno dui vaglion cu la moto dall’Italia! Di colpo veniamo circondati da tutti i passeggeri di un pullman proveniente dalla Svizzera, c’erano un sacco di italiani ed in particolare due, marito e moglie di Noci e Pezze di Greco, due località vicino casa mia. Parliamo del viaggio, anche loro con combriccola vanno a Nordkapp. L’autista del pullman li stava aspettando ma loro non volevano mollarci! Sono stati tutti carini e gentili ci facciamo una foto che posterò per ringraziarli e salutarli. Facciamo tutte le foto di rito per questo fantastico traguardo!
Siamo arrivati in alto! Compriamo souvenirs e ripartiamo di nuovo… mancano ancora molti km per Nordkapp… Durante la guida vengo attirato da una cassetta sulla campagna e vicino c’era un bella riproduzione di un alce, sembrava un scultura in legno…. transito con indifferenza, invece vedo il Jappo che si ferma ed estrae l’iPad. E no!! Stavolta non è a me! Capisco subito che non era una scultura ma era vera! Faccio inversione di marcia gopro in rec e mi avvicino. Si si, era un’alce! Era un po’ distante, ma era lei!! Ma non ero tanto soddisfatto….. volevo l’alce che attraversava la strada! Proseguiamo fino al prossimo rifornimento e pausa brodo! Si ferma anche un’altro motociclista con un GS 1200 BMW, si toglie il casco e ci saluta in italiano! Che figata! Ci presentiamo, si chiama Paolo di Udine. Ci racconta che ha visto le nostre moto parcheggiate al Circolo Polare, anche lui va nella nostra stessa direzione, ci chiede se si può aggregare a noi! Accogliamo con entusiasmo la sua proposta e ci rimettiamo in marcia alla ricerca dell’alloggio.
Sul ciglio della strada, noto delle casette di legno davanti a un lago. Aziono l’indicatore di direzione e giù verso la reception. Contratto il prezzo da 90 € per tre persone chiudo a 65 €! Un affare, considerando il posto. Si ferma anche un ragazzo che viaggia in auto, anche lui italiano. beh, il quartetto per questa sera è fatto! Ci sistemiamo, facciamo un sopralluogo della struttura e scopriamo che c’è la sauna! I finlandesi fanno la sauna e dopo si tuffano sul lago. È evidente che dobbiamo farlo anche noi! Fatto! Rientriamo nel cottage, prepariamo la cena e mangiamo tutti insieme raccontiamo più o meno le nostre vite…. si fa mezzanotte, ma il cielo è sempre chiarissimo. Sveglia presto tutti a dormire! Speriamo che il Jappo non lavori questa notte…
Direi che la sauna e successivo tuffo nel lago, mi hanno ricaricato! D’accordo con tutti, sveglia alle 8 per stare già in marcia alle 9. Come al solito io anticipo, il Jappo altrettanto! Già alle 8 eravamo quasi pronti. Il buon Paolo si stava preparando, ma era già sul pezzo! Partiamo dunque in anticipo. Oggi in programma si arriva al punto più in alto: Nordkapp. Dista da noi circa 550 km. Facciamo colazione in un bar a ridosso di un lago, compriamo qualche souvenirs e arriva un gruppo di motociclisti che rientravano da Nordkapp. Erano tedeschi, ma in mezzo a loro un ragazzo di Salerno.
Parliamo del più e del meno, guardiamo cartine stradali come se ci fossimo persi. Nonostante fossimo molto lontano da casa, sapevamo tutte le strade e scorciatoie del posto. Ci salutiamo, e noi imbocchiamo la strada per salire, loro la direzione opposta, scendevano la filanda. Dopo pochi chilometri, finalmente le alci che attraversano la strada! Ne incontriamo così tante nel corso del nostro tragitto che quasi non ci faccio più caso. Sapevo che stavo arrivando a Nordkapp e oggi era il gran giorno. Ho trascorso tutto il tragitto gustandomi ogni curva, alberi, laghi e le benedette alci!
Il mio cervello da un lato era in fase di cancellazione dei momenti vissuti davanti al PC a guardare con Street View le strade, dall’altro, invece, registravo ogni dettaglio di questo fantastico momento! Ogni tanto mi lasciavo andare con l’acceleratore non curandomi dei limiti di velocità, oppure di qualche attraversamento di quadrupedi con le corna! Sono sincero: ho pianto tre volte dentro il mio casco. Ero troppo felice! Credo di non aver mai provato nulla del genere! Accarezzavo sempre Lara, ci siamo fatti molti discorsi insieme. Stavamo già parlando di un nuovo progetto in futuro e dei km che volevamo fare, ma è troppo presto: prima dovevamo arrivare “lì”!
Si, dovevamo arrivare a Nordkapp di fine o inizio, perché a mio parere, Nordkapp è soltanto una scusa! Una scusa per arrivare nel punto più alto con la propria moto e poi scendere in picchiata verso casa. Mancavano pochi km e come ho sempre desiderato, volevo farmeli da solo. Mi rivolgo a Paolo, prima del tunnel di Nordkapp e gli dico di fermarci così facciamo le foto. Sapevo benissimo che eravamo un po’ distanti dal tunnel, ma sapevo anche la strada che c’era in mezzo. Mi fermo spesso per fare foto e video e i due davanti, guadagnano strada. Ho cercato di recuperare, ma purtroppo ho trovato davanti la polizia che andava a passo d’uomo.
Non era una buona idea superarli, e quindi ho aspettato che svoltassero. Paolo e il Jappo erano lì che mi aspettavano, la polizia cambia strada ed io taglio la corda! Allungo il passo, un po’ troppo forse, tanto che il distacco con loro si era fatto importante! Avevo guadagnato abbastanza chilometri da avere il tempo di continuare a fare foto del panorama e insegne importanti! Arrivo al tunnel di Nordkapp, dopo tantissime curve e pieghe fatte mai prima. Aspetto un po’, ma i ragazzi non arrivano. Ricevo un sms dal Jappo. Dal messaggio si capiva la sua preoccupazione. Lo chiamo per tranquillizzarlo e per indicargli la mia posizione e lui mi riferisce la sua! Erano a 30 km di distanza! A quel punto ho capito che ci avevo dato di brutto.. Aspetto il loro arrivo e iniziamo a salire insieme. Gli ultimi chilometri che ti portano all’altura di Nordkapp sono senza fiato! La temperatura è bassa, ma il grip dell’asfalto è eccezionale! Collego la Gopro all’alimentazione continua per non avere brutti scherzi! Vedo da lontano la struttura di accoglienza per i turisti. Apro il gas! volevo arrivare prima possibile! Urlavo nel casco come un matto..fino al check in. Parcheggiamo le moto e di corsa via sotto il mappamondo! Facciamo tutte le foto di rito in tutte le posizioni possibili e immaginabili. Compriamo qualche souvenirs e… spendo 180 euro! Mai spesi così tanti soldi per oggettini! Poi il mio istinto mi dice:” basta, adesso puoi andare giù, in picchiata verso casa, ma non dimenticarti dei fiordi norvegesi”!
Il buono Paolo era già sceso, lui si trattiene anche domani. Gli chiediamo la cortesia di prenotare anche per noi al primo camping disponibile. Riprendiamo la strada di ritorno e reincontriamo Paolo che aveva già prenotato un cottage e c’era un altro disponibile. Ne approfittiamo subito! Scarichiamo le moto e salutiamo il buon Paolo. Ci prepariamo la cena e organizziamo la giornata di domani. Si scende in picchiata! Adesso scrivo guardando le moto e pensando che se oggi siamo qui, lo devo soprattutto a loro.. Per la cronaca è l’una di notte, e quindi… buonanotte!
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